Napoli, 12 ottobre 2012- Dal centro alle periferie, passando per l’hinterland partenopeo. Crescono i cumuli di rifiuti a Napoli a causa del mancato spazzamento. Dal tunnel di Via Vittoria a via Acton, da Piazza Carità ai Quartieri Spagnoli. Senza dimenticare Ponticelli e i quartieri di Secondigliano e Scampia, dove sono presenti anche sacchi di immondizia e lastroni di eternit. L’immondizia inizia nuovamente a fare capolino, i rifiuti ad essere abbandonati anche fuori dagli appositi contenitori. Carte cartone e plastica si spostano da una parte all’altra a causa del mancato spazzamento. La pulizia capillare non è possibile se non si dotano le municipalità di spazzatrici aspiratrici. Ma se in città la situazione è ancora accettabile, nell’area nord e soprattutto sull’asse mediano drammatica. Una su tutte a Frattamaggiore, viene siepe nuova dove la situazione si è ormai incancrenita. Rifiuti abbandonati e coperti di vegetazione che nascondono gli sversamenti incontrollati. Intanto sempre in tema di rifiuti un nuovo allarme lo lancia l’assessore regionale all’ambiente Romano. I debiti che pesano sul ciclo integrato dei rifiuti, raggiungono un buco da 1 miliardo di euro. E la situazione è destinata drammaticamente a peggiorare vista la difficoltà dei comuni di incassare la tarsu. Oggi la media di riscossione si aggira intorno al 60%. Un record negativo che vede 4 utenti sui dieci, tra famiglie e aziende pagarla regolarmente. Una voragine causata dalla difficoltà dei comuni a ad incassare, le provincie a garantire trattamenti e consorzi di bacino impossibilita a garantire il servizi. In tutto mancano all’appello 700 milioni di euro.
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